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 Madonna Addolorata Santi
15 Settembre
Patrona del rione Castello
Si narra che l’Oratorio dell’Addolorata, detto anche “del suffragio”, venne eretto nel 1867 come ex voto della popolazione per liberarsi dall’epidemia di colera, ma la sua data di costruzione non è certa. Sappiamo, invece, con esattezza che fu benedetto nel 1914 da don Pezzati.
La scelta del luogo non fu casuale: doveva, infatti, trattarsi dell’area prescelta dal Comune per la cura dei malati colpiti da epidemie e per il loro seppellimento, essendo isolato da boschi e abbastanza distante dal centro abitato.
La facciata di questo antico tempietto fu rimessa a nuovo e perfezionata con un intervento di restauro che terminò nel 1921 grazie al contributo del cavalier Alberto Clerici, titolare del vicino opificio, che fece decorare a sue spese la chiesetta in omaggio ai caduti della Grande Guerra. Strutturalmente, l’oratorio si presenta suddiviso in tre navate. Per quanto riguarda il patrimonio artistico, degni di nota sono le statue dei Santi conservate nelle nicchie laterali e, in particolar modo, la statua lignea seicentesca della Vergine Addolorata, collocata negli anni Venti del Novecento in sostituzione di un altro simulacro in gesso. Nel 1922 don Felice Borghi, parroco di Asnago, benedisse la statua mariana insieme alle altre statue che ornarono le navatelle: Sant’ Agata, San Maurizio, Santa Rosa da Lima e l’Angelo custode.
Di recente, a rinsaldare il legame con l’antico lazzaretto, sono state collocate alle pareti del coro due croci di ferro trovate nei pressi della chiesa: una alquanto semplice e una, che sembrerebbe di fattura molto più antica, con l’inequivocabile simbolo del teschio. Nel recinto posteriore alla chiesa ancora più forte è il richiamo alle antiche e dolorose vicende, costituito da una “colonna della peste”.


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